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La Madonna del Buon Consiglio

La Madonna del Buon Consiglio

(Editoriale del Buon Consiglio n° 1. anno 11/1998)

 

Quanto è difficile la vita sulla terra! Quanto è difficile mantenersi in grazia di Dio davanti a tanti pericoli per la nostra anima! Quanto è difficile a volte trovare la soluzione giusta, fare la buona scelta, prendere la decisione che occorre! Trovare una persona che sappia consigliarci in certi frangenti è come trovare un tesoro. Ma cosa fare se non si trova nessuno? “Maria ha una gran gioia di darvi delle grazie, più di quanto voi siate disposti a riceverle” diceva S. Bernardino. È vero, se sapessimo che la S. Vergine è pronta ad aiutarci, non esiteremmo a ricorrere a lei ed ai suoi consigli.

Nel Vangelo leggiamo che Gesù venne invitato con sua madre a delle nozze, a Cana; durante il pranzo di festa improvvisamente venne a mancare il vino, con costernazione di chi aveva fatto tutti i preparativi. Difatti, secondo gli usi, ciò costituiva un disonore per la famiglia: gli invitati non avrebbero risparmiato proteste e scherni, e la festa si sarebbe conclusa in malo modo. «Maria s’avvide subito della mancanza e previde la vergogna degli ospitanti; tuttavia non ne fu costernata come le altre donne. Al suo spirito la presenza del suo Figlio… diceva tante cose che non diceva agli altri… perciò senza perder tempo disse agli inservienti: “Fate tutto quello che [Egli] vi dirà!”» (1). E quale fu la gioia degli ospitanti quando constatarono che l’aver seguito il consiglio della Madonna non solo li aveva tirati fuori d’imbarazzo, ma soprattutto era stata l’occasione di ammirare il primo miracolo compiuto da Nostro Signore. In questo consiglio della Madonna, dice S. Tommaso, consiste la perfezione, cioè obbedire a Gesù Cristo in ogni cosa.

Impariamo anche noi a chieder consiglio alla Madonna, specie nei momenti più difficili della nostra vita, specie in ciò che riguarda la nostra salvezza eterna. Quale sarà la nostra gioia quando constateremo che proprio le preghiere rivolte alla S. Vergine ci avranno tolto d’impaccio, ci avranno dato un aiuto insperato.

Maria è nostra Guida e nostra Stella: se nella vita scegliamo come guida la S. Vergine, arriveremo facilmente al porto della salvezza eterna. Come accadde nell’episodio raccontato da S. Alfonso. «Sui monti di Trento viveva un famoso ladrone, il quale un giorno ammonito da un religioso a mutar vita, rispose che per lui non vi era più rimedio. “No, disse allora il religioso, fa quanto ti dico, digiuna nel sabato in onore di Maria, e in quel giorno non molestare alcuno, che ella ti otterrrà la grazia di non morire in disgrazia di Dio”. Eseguì il buon consiglio il ladro, ne fece voto, e, per non mancare, al sabato andava disarmato. Accadde che un sabato s’incontrò con la coorte, ed egli per non rompere il voto si lasciò prendere senza resistenza. Il giudice vedendolo vecchio tutto canuto voleva liberarlo dalla morte; ma egli, già compunto per la grazia di Maria, disse che voleva morire in pena dei suoi peccati. Indi nella stessa sala del tribunale volle confessare in pubblico tutte le colpe della sua vita, e con tante lacrime che tutti ne piansero per tenerezza. Fu decapitato, e scavata una fossa, fu seppellito con poco onore. Ma poi fu veduta la Madre di Dio, che fece trarre da quel luogo il cadavere da quattro sante vergini e lo fece avvolgere in un panno ricamato d’oro; ed avendolo ella stessa portato in città, disse la Madonna alle guardie: “Dite al Vescovo da parte mia, che dia onorata sepoltura nella tale chiesa a questo defunto, perché fu mio servo fedele”. E così fu fatto, mentre era accorso tutto il popolo in quel luogo, dove trovarono già quel cadavere con la ricca coltre e la bara dove stava. E d’allora in poi, dice Cesario, tutti gli abitanti di quella regione presero a digiunare nel sabato» (2).

 

1) Ricciotti, Vita di Gesù Cristo, n. 281 e ss.

2) S. Alfonso, Le glorie di Maria, vol. 1, Esempi riguardanti Maria.

 

Preghiera di Leone XIII alla M.B.C.

Gloriosissima Vergine, scelta dall’Eterno Con­siglio per Madre dell’Eterno Verbo umano, tesoriera delle divine grazie ed avvocata dei peccatori, io indegnissimo vostro servo a voi ricorro, affinché vogliate essermi guida e consigliera in questa valle di lacrime. Impetratemi per il preziosissimo Sangue del vostro divin Figlio il perdono dei miei peccati, la salvezza della mia anima ed i mezzi necessari per conseguirla. Ottenete alla S. Chiesa il trionfo sopra i suoi nemici e la propagazione del regno di Gesù Cristo su tutta la terra. Così sia.
(Ind. 500 g.).

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